top of page
  • Elisabetta

Primo Punto (Vita)


Colpevolizzarsi è del tutto inutile.

Si sa che in questo periodo gli sgarri sono all'ordine del giorno, non che non si possa resistere ma ne andrebbe delle relazioni sociali e poi è segno di quell'abbondanza che il periodo stesso ci invita ad augurarci.

I doni guarniti d'oro, le case addobbate, i piatti gustosi e le opulenze dei menù festivi sono proprio segno, nella tradizione popolare che vedeva il periodo invernale come quello in cui il cibo scarseggiava e chi ne aveva in quantità era... ricco, di una scaramanzia che portava ad ostentare proprio quell'abbondanza e quella ricchezza nella quantità delle libagioni e a rimpinzarsi fino all'inverosimile.

Ora, ricchi per permetterci dei cibi succulenti, in special modo a Natale, lo siamo tutti (nonostante i periodi di... magra lavorativa) ma è ormai abitudine incrementare per numero e succulenza le portate e mangiare e bere oltre misura.

Ovviamente ci si ritrova addosso un peso eccessivo, in chilogrammi sui punti critici ed in sensi di colpa sulla coscienza.

Ma l'autocritica ed i "mea culpa" non servono per cominciare a prendersi cura di sè, anzi, spesso diventano solo lamentele che non producono motivazione alcuna verso il cambiamento.

leggi le puntate precedenti

bottom of page