Riportano le pubblicazioni scientifiche che il Covid 19 non è una Pandemia ma una Sindemia, cioè una manifestazione patologica che si innesca principalmente dove, concause derivate dal dismetabolismo, aprono le porte all'innesco del Corona Virus.
Le ultime evidenze riportano che l'attecchimento della Proteina Spike sul recettore è agevolato dalla glicazione.
In parole povere, dove l'alimentazione è troppo ricca di zuccheri semplici e composti, lì si favorisce, si agevola, si "inzucchera", per così dire, l'entrata del virus.
A riprova di ciò si possono considerare i dati secondo i quali le ospedalizzazioni e la mortalità per Covid sono altissime nei pazienti con predisposizione diabetica e/o nei soggetti obesi, in quanto in queste categorie è riconosciuto, da sempre presente, uno stato infiammatorio cronico con rilevante attività citochinica (le citochine, sì , quelle della famosa "tempesta"), che abbassa la risposta immunitaria.
Seguono a ruota le criticità per gli individui in cui si riscontra la presenza di un fegato grasso (steatosico).
I livelli statistici dimostrano una gravità della Covid nel 87% dei casi.
Le problematiche cardiovascolari ed ipertensive poi, risentono in maniera importante dell'ipossia provocata dall'infezione da Coronavirus intervenendo a integrare e rialzare la progressione statistica.
Quindi che cosa possiamo fare, alla luce di questi dati?
Possiamo imparare ad alimentarci in maniera congrua.
Il Dott. Speciani, la Dott.ssa Cazzavillan, il Dott. Manera, dai quali articoli e video sono tratti i dati riportati, concordano fra loro e ritrovo nei loro precetti ciò che peroro da lungo tempo:
che l'alimentazione sia alcalinizzante in quanto tutte le malattie hanno un substrato in "acidosi"
rispettiamo la stagionalità
evitiamo gli zuccheri, tutti gli zuccheri (zucchero bianco, di canna, miele, frutta, cereali e farine raffinate)
la caseina ha una forte azione pro-infiammatoria così come il glutine e sono le due sostanze più presenti nella nostra alimentazione che invece vanno abolite
evitiamo tutti i cibi industriali e raffinati che vengono addizionati da correttori di sapidità, conservanti e coloranti, per non parlare dei cibi Junk Food, che sono completamente da eliminare.
Diamo invece grande attenzione all'uso di verdure crude, in quantità ad inizio pasto e come contorno, cotte o ancora crude, per accompagnare pesce e carni di provenienza sicura.
Integriamo piccole quantità di cereali integrali e di legumi biologici, meglio se a pranzo.
Idratiamoci abbondantemente con buona acqua (residuo fisso inferiore a 50 mg/l.), siamo parsimoniosi col sale e generosi con l'olio extravergine di oliva usato crudo.
E poi seguiamo l'insegnamento dei nostri vecchi che ci raccomandavano una equilibrata ripartizione nella giornata dell'apporto nutrizionale.
Il motto, che tutti avremo di certo sentito, diceva così:
Queste le semplici ma essenziali informazioni per la nostra salute a tavola...
Sei convinto anche tu che possiamo gestire responsabilmente la nostra stessa salute, che qualcosa è nelle nostre mani e che è arrivato il momento di imparare a fare prevenzione?
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Dott.ssa Elisabetta Parapini
Laurea in Scienze Psicologiche dell'Intervento Clinico
Dietista Fitopreparatrice Erborista
Iridologa -Naturopata specializzata in floriterapia di Bach
Formata come Problem Solver, Counselor e Coach presso il Nardone's Group
(Professionista ai sensi della legge n.4 14/1/13)
Iscriz. Regione Lombardia DBN 2016 NT 327)
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