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  • Elisabetta

Psicomagia

Aggiornamento: 24 mar 2020


Ieri sera ho assistito alla proiezione del film Psicomagia del maestro Alessandro Jodorowsky.

A parte le due energumene alla distribuzione dei biglietti, dalla ovvia declinazione sessuale (so che questo non è oggetto del mio scrivere, ma trovo che l'incarnarsi acide e poco accoglienti, con tutta la platea, sia eccessivo stereotipo di datate figure femministe d'altri tempi e che ciò non giovi né agli astanti il Cinema, né ovviamente al carattere delle suddette), per il resto sono estremamente felice di aver condiviso l'esperienza con una lucidissima e sensibile donna, mia accompagnatrice ieri sera e già ex compagna delle scuole elementari in tempi ormai remoti.

Attente abbiamo assistito, in prima fila, alla proiezione di un interessante spaccato del lavoro cinquantennale di questo Regista-Sciamano che è Jodorowsky.

Qui il trailer.

Personalmente ne ho tratto alcune impressioni, a dire il vero filtrate solo dal sonno della notte passata, ma passibili di ampliamenti, soprattutto se qualcuno vorrà aggiungere gentilmente qui il proprio parere in merito.

Ci pensavo... conosco, concordo e ho praticato l'effetto terapeutico di un atto psicomagico, la suggestione alimentata dalla simbologia rende eclatante a livello psichico l'esperienza di guarigione. Le Neuroscienze insegnano che ogni "prima volta" lascia un ricordo indelebile che, secondo la PNL, diviene un' "Ancora" capace di far deviare dal loop mentale ossessivo e compulsivo, quand'anche non pure depressivo, che conduce l'individuo a non "in-dividuarsi", a non riconoscere per sé null'altro che una spirale discendente che lo porta distante dal benessere, benessere che gli permetterebbe di giocarsi in ruoli differenti da quelli che lo fanno imputridire in un vischioso rivivere situazioni "spesse", pesanti, ridondanti e traumatiche, lesive la propria unicità. Ecco che allora cucire insieme un intervento su misura, come fa Jodorowsky per i suoi consultati, immaginare e far sperimentare in vivo, nella carne, uno scossone emozionalmente coreografico come ha riportato nel film-documentario (si tratta di reali casi gestiti e risolti), diviene l'appassionata ricerca dello spunto che permette di far ripartire a nuova vita chi ne diviene soggetto principale, protagonista accudito da una tecnica potente. Trovare quindi gli strumenti, i mezzi, affinché la suggestione personalizzata, l'azione terapeutica "ad personam" sia magia per la psiche, agìta ad... arte da un "Mago" è generare una... Psicomagia! Credo che sia "tanta roba" certo, ma credo anche che spesso non sia sufficiente e che il bisogno di terapie pirotecniche possa non avere più fine, come una sorta di dipendenza da sollecitazione emozionale. Ho fatto negli ultimi anni un passaggio personale che mi permette di portare la mia esperienza, se a qualcuno interessa. Faccio Outing. Ho sperimentato sulla mia persona percorsi "psicomagici" (avevano solo un nome diverso) e uso spesso consigliare durante gli interventi naturopatici che conduco, esercizi che attivano sensorialmente ed emotivamente. Conosco anche, per aver preso una Laurea e per aver sperimentato sulla mia persona, interventi psicologici canonici, la classica psicoterapia figlia di Freud e Jung. Sono però portata a supporre, per diretta esperienza lavorativa ormai ultratrentennale, che un importante e salutare esito nel lavoro di decongestione emozionale derivi per lo più dalla capacità di porre quelle domande che permettono al cliente stesso, nel rispondere ad esse, di rimaneggiare il proprio raccontarsi. Scandagliando ciò che egli avverte muoversi in sé, durante il colloquio focalizzante egli attua un ricongiungimento sano al proprio stesso nucleo identificativo, al proprio Focus primordiale. La Co-costruzione che ne deriva è una visione differenziale del "modus vivendi" che ha procurato le dannose e pluri reiterate tentate soluzioni che, lungi dal creare reali alternative che liberano dal disagio emotivo, ingarbugliano e cancerinizzano invece la situazione. Credo ancora, per dirla in parole più semplici che la strategia vincente sia di favorire il disvelamento di quella soluzione, personale e perfetta che ognuno ha già dentro di sé, agendo in maniera schietta e semplice, ponendosi cioè come ascoltatori curiosi dell'altro. Faccio questo con passione e professionalità senza spacciarmi né per medico, né per psicoterapeuta ma agendo nel naturale ambito della legge n.4 del 14/01/13 e con la consapevolezza di fare il bene del cliente indirizzandolo immediatamente in terapie più tutelanti non appena ne riconosca la necessità, conscia che ritardare l'approccio alle strutture deputate sia un atto che peserebbe prima di tutto sulla mia coscienza. Credo inoltre che non sia necessario, per intraprendere un percorso di miglioramento, essere nella disperazione, credo invece che sia molto più utile farlo anche solo per poter abbracciare quella parte di sé che ancora cova nell'... Ombra come metodo arricchente volto allo sviluppo di sé. Sarei onorata di fare la conoscenza di quel lato di te che ti pone a disagio e che tu potessi presentarti al mondo con un "intero di te" più grande, sereno ed in salute dopo qualche incontro insieme. Mi piacerebbe ascoltarti mentre ti racconti... Se vuoi contattarmi questo è il mio recapito: 02 66040184 Dott.ssa Elisabetta Parapini Laureata in Scienze psicologiche dell'Intervento Clinico Iridologa-Naturopata specializzata in Floriterapia di Bach Diploma di Economa Dietista

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