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Immagine del redattoreElisabetta

Tessere con Cura estrema


Tr-amo... nell'ombra e ordisco un tessuto... sociale che ric-ami... relazioni di cura estrema.

Ho in mente due progetti per questo 2020: imparare a tessere (conoscete qualcuno che possa darmi dei rudimenti?) e... agire la "Cura".

Il telaio mi chiama da un po', sarà forse perché mi necessità di imparare ritmo costanza e pazienza, mentre di "cure" ne ho pieno il Negozio.


Ma l'impegno cui mi sento chiamata è la Cura come stato dell'Arte.


La Cura che ricerco è quella sfumatura che dà valore e rende differenti l'Essere, il Fare e l'Avere.

Essere curati ed accurati è divenire Cura, essere Cura, per sé e per gli altri, è calarsi in un ascolto, in un'accoglienza ed in un'agire coerente che favorisca il naturale flusso di benessere e guarigione (Omeostasi).

È fare con cura, prendersi cura, dedicare cura, avere cura...

È anche scegliere la migliore cura, quella che sostenga il corpo e rinsaldi l'anima.

È inoltre porre cura nella relazione terapeutica, affinché ne scaturisca un racconto personale trasformato ed una auto-narrazione di salute ritrovata.

È dedicare cura affinché ne derivi l'implementazione della resilienza, nutrita dalla risonanza empatica, che insorge nei colloqui naturopatici.

Le tecniche naturali insieme all'esperienza radicano ormai negli anni, le conoscenze, quietamente sedimentate, permettono la "presa in cura" con responsabilità in quanto il compito del Naturopata non è quello di fare diagnosi o curare malattie, atti di pura pertinenza medica, ma quello di favorire il ripristino della salute e della qualità di vita intrecciando i fili di conoscenze antiche e tradizionali cure a formare tessuti preziosi che riscaldano nell'abbraccio.

Se vorrai raccontarmi del progetto al quale vorrai prestare attenzione nel Nuovo Anno mi farà davvero molto piacere.

Buon 2020!

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